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DISCUSSIONI

LIBRI » GENERI » poesia

« qual è la vostra poesia o il vostro poeta preferito? »

ex iscritto
01:04   12/10/2008
qual è la vostra poesia o il vostro poeta preferito?
Diego
02:29   15/10/2008
A me piace moltissimo questa ....

IN UN MOMENTO
(Dino Campana)


In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
Sabina
02:39   15/10/2008
La prima che mi viene in mente ora è questa...

"I ragazzi che si amano" di Jacques Prevert

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore cuore
peperina73
17:30   19/04/2011
L'infinito di Leopardi
silian
20:26   27/04/2011
Non e' il mio poeta preferito, ma e' la mia poesia preferita... del resto e' per i ricordi che ad essa sono legati

A dream within a dream (1849)

Accetta sulla tua fronte questo mio bacio!
E, allontanandomi da te ora,
permetti ch’io confessi-
non hai torto a pensare
che la mia vita sia stata un sogno;
e sebbene la speranza sia sfumata
in una sola notte, in un sol giorno,
attraverso una visione oppure nel nulla,
non si è certo per questo meno dissolta.
Tutto ciò che vediamo o a cui rassomigliamo
è soltanto un sogno dentro un sogno.

Rimango nello strepitìo
di una sponda aggredita dalla risacca,
trattenendo in mano
granelli di sabbia dorata-
così pochi! E come strisciano
fra le mie dita per riversarsi in mare
mentre piango- sebbene piango!
Oh mio Dio! Non potrei afferrarne qualcuno
con una stretta più forte?
Oh Dio! Non potrei salvarne
uno dalla spietata onda?
Tutto ciò che vediamo o a cui rassomigliamo
è soltanto un sogno dentro un sogno?


Il mio poeta preferito e' villiers
Raisa
00:05   03/11/2011
Prévert

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.
ex iscritto
18:22   28/02/2012
m'illumino d'immenso sorriso
ex iscritto
22:55   04/07/2012
Jacques Prevert, Emily Dickinson, Alda Merini, Attilio Bertolucci, e spero di scoprirne ancora
Poesie tante ma quella che mi viene in mente ora è della Dickinson, la sua semplicità e la sua profondità sono disarmanti

Da un’asse all’altra avanzavo
Così lenta, prudente.
Sentivo le stelle sul capo,
E sotto i piedi il mare.

Questo solo sapevo: che un altro
Passo sarebbe stato irrevocabile.
Ed avevo quell’andatura incerta
Che chiamano esperienza.
davide
19:46   05/07/2012
il grande pirandello! direi che è molto attuale come sempre
Dina
21:50   05/07/2012
Ungaretti mi illumino d'immenso felice divertito
85alex85
12:22   22/07/2012
Il mitico Pirandello...senza mai dimenticare l'inarrivabile Dante (anche se molto spesso vien bistrattato con sempre il sl e primo canto dell'inferno e null'altro...gli altri canti sono bellissimiiiiii) sorriso
AMICARITA
10:03   29/07/2012
le mie naturalmente
AMICARITA
10:07   29/07/2012
UNA MIA POESIA

Mi dimeno in angoli bui
dove l'anima irrequieta
in cerca è di pace,
di un equilibrio perfetto
per spiccare di nuovo il volo
e trovare un mondo senza odio.
Mi incammino e respiro il vento agitato
che imprime dentro pensieri sfuggenti
che corrono via senza tempo.
Un equilibrio il corpo attende
per non soffrire più dentro,
incontrare l'azzurro del cielo,
un tempo sereno
per ricominciare senza farmi male.
Mi siedo in cerca della tua mano
che mi aiuti a rialzarmi
e andare lontano.
Mimmux
23:14   30/07/2012
Eugenio Montale, "Spesso il male di vivere"

Spesso il male di vivere ho incontrato
Era il rivo strozzato che gorgoglia
era l'accartocciarsi della foglia riarsa
era il cavallo stramazzato

Bene non seppi fuor del prodigio
che schiude la divina Indifferenza
Era la statua nella sonnolenza del meriggio
e la nuvola, e il falco alto levato.


Spero vogliate apprezzare che dopo 19 ammi ancora me la ricordavo a memoria... Lo so che è breve, ma è splendidamente intensa.
Ciao a tutti da Mimmo il crepuscolare
dadi11
11:51   01/08/2012
Guido Cavalcanti- io vidi li occhi dove Amor si mise

"Io vidi li occhi dove Amor si mise
quando mi fece di sé pauroso,
che mi guardar com' io fosse noioso:
allora dico che 'l cor si divise;

e se non fosse che la donna rise,
i' parlerei di tal guisa doglioso,
ch'Amor medesmo ne farei cruccioso,
che fe' lo immaginar che mi conquise.

Dal ciel si mosse un spirito, in quel punto
che quella donna mi degnò guardare,
e vennesi a posar nel mio pensero:

elli mi conta sì d'Amor lo vero,
che ogni sua virtù veder mi pare
sì com' io fosse nello suo cor giunto."
Marika9123
18:32   16/08/2012
Amo in te
l’avventura della nave che va verso il polo
Amo in te
l’audacia dei giocatori delle grandi scoperte
Amo in te le cose lontane
Amo in te l’impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
Amo in te l’impossibile
ma non la disperazione.

Nazim Hikmet
RayManzarek
13:58   01/09/2012
"Preghiera della sera" Arthur Rimbaud

Vivo seduto, come un angelo nelle mani di un barbiere.
Impugnando un boccale dalle profonde scanalature. [...]
Poi quando ho ingoiato i miei sogni con cura
Mi volto, dopo aver bevuto trenta o quaranta bicchieri
E mi concentro, per mollar l'acre bisogno:
Dolce come il Signore del cedro e degli issòpi
Io piscio verso i cieli bruni, molto in alto e lontano,
Con l'approvazione dei grandi eliotropi.
ex iscritto
10:26   10/07/2013
L'ultima sigaretta e pablo neruda
leonjay
17:40   23/07/2013
L'infinito di leopardi

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
ex iscritto
18:55   23/07/2013
Sono due. "Il passero solitario" di Leopardi e "Alla sera" di Foscolo. **
---@Streghetta!@---
19:01   23/07/2013
La mia preferita e di pablo neruda


"LENTAMENTE MUORE"

"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga
maggiore
del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicità." commosso

mi fa fatto capire un po di cose nel mio passato, e da quando ho letta mi sono sono innamorata della poesia
ex iscritto
19:15   23/07/2013
La pioggia nel pineto
marekiana
15:34   24/07/2013
La livella, è troppo lunga da scrivere.....sono circa 360righe.
parla della morte.
Un uomo non si accorge dell'ora della chiusura e resta rinchiuso in un cimitero. Ad un tratto vede un marchese (morto) che litiga con un suo vicino di tomba, un netturbino... la questione è che la moglie del netturbino lo ha fatto seppellire accanto a lui che è un blasonato. Dopo tanto litigare il netturbino risponde che difronte alla morte si è come una livella,come è morto è il marchese, è morto anche un povero, che passato il cancello del cimitero si è tutti uguali.
Linoleum
17:58   24/07/2013
Prévert

Questo amore

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino nel buio...